Altrimenti detta confettura di marroni. Ma a me piace creare neologismi, purtroppo alle volte anche sul lavoro, inconsapevolmente. Vabbè, soprassediamo che è meglio. La marronata di castagne, comunque, esiste. È una marmellata di castagne fresche non secche di grandi dimensioni. I marroni sono solo castagne più grosse.
Ci si può aggiungere a questa marronata di castagne, pure un po’ di cacao per renderla più golosa. In realtà, di calorie non ne mancano, visto che 100 g di castagne hanno circa 150 calorie. In questa stagione le castagne imperversano e come mi faceva notare un collega, non si sa più che farsene!
E allora meglio serbarle per l’inverno che verrà, visto che sono tra i frutti più calorici che possano esserci in circolazione. La marronata di castagne è perfetta a questo scopo, ma anche per creare dei semplici dolci, come torte e mousse o una mont blanc express.
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Dosi per 2 persone | Tempo 30 m |
Il trucco della ricetta marronata di castagne è uno solo: la materia prima, che dev’essere buona. In questo caso sono marroni toscani prima bagnati poi lasciati asciugare al sole. La buccia grazie a questo procedimento si toglie in un battibaleno persino quando le castagne o marroni sono freddi.
Incidere le castagne perché non esplodano in cottura con un coltellino. Arrostirle su una padella o al forno fino a doratura. Venti minuti in genere possono bastare. Pelarle e metterne 2/3 in un pentolino ricoprendole con tre dita d’acqua e portare ad ebollizione.
Lasciare andare una decina di minuti a fuoco lento la marronata di castagne.
Tagliare a piccoli pezzetti il terzo rimanente. Spegnere il fuoco e passare i marroni bolliti con un mixer o un frullatore ad immersione. Se serve, aggiungere altra acqua per dare la giusta consistenza alla marronata di castagne.
Aggiungere i pezzetti di castagne lasciati da parte, lo zucchero di canna, mezzo bicchiere d’acqua e riportare ad ebollizione.
Lasciare sobbollire la marronata di castagne piano per altri 10 minuti facendo attenzione che il composto non asciughi troppo e attacchi. Spegnere, aggiungere i semi di vaniglia, mescolare poi e versare la marmellata calda nei vasetti precedentemente sterilizzati.
Se avete intenzione di far durare a lungo in cantina la marmellata, meglio aggiungere per sicurezza un filo di pectina (in commercio è praticamente il fruttapec) o procedere ad una seconda bollitura dei vasetti chiusi.
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