Non tutte le ciambelle riescono esattamente con il buco, come queta panna cotta al melograno. Almeno in foto. Sì, va bene mi è scappato un po’ troppo agar agar e la parte sopra della panna cotta in foto è un po’ granulosa.
Ma, d’altronde, solo con la colla di pesce si ottiene un risultato “granulosamente parlando” perfetto, liscio e sodo. Il gusto, però, merita ed apre decisamente le porte alle feste di Natale e Capodanno. D’altronde, ormai è arrivato dicembre, anche se la neve qui in montagna ancora non si vede e le giornate hanno quel cielo azzurro e terso dello sfondo utilizzato qui sotto.
Ah, per chi ancora si stesse chiedendo così l’agar agar, è un’alga orientale essiccata e ridotta in polvere. Si usa come la colla di pesce, con il vantaggio di non dover essere ammollata e di non essere, ovviamente d’origine animale. C’è anche un altro vantaggio: per la panna cotta ce ne vuole una punta appena perché il potere gelificante dell’agar agar resta intatto a temperatura ambiente.
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Dosi per 2 persone | Tempo 30 m |
In un pentolino con un po’ d’acqua portare a bollore i semi di melograno e lasciarli ammorbidire. Passarli con un mixer ad immersione e poi attraverso un colino per evitare di lasciare le bucce. Metterli di nuovo in pentola con metà dose di zucchero e lasciar bollire per qualche minuto aggiungendo alla fine una puntina micro di agar agar, poi lasciar raffreddare.
Portare a bollore panna, zucchero e vaniglia (tagliata a metà in lungo estraendo i semi). Nel latte far sciogliere l’agar agar a freddo (non fate come la sottoscritta che a forza di attendere che la bilancia segnasse il grammo in più ha versato mezzo vasetto). Deve restare un liquido cremoso.
Quando bolle versare il latte e l’agar agar dentro la pentola e riportare ad ebollizione sempre mescolando. Versare una base sottile in un piccolo contenitore trasparente e riporre in frigo. Quando sarà rappreso, dopo pochi minuti versare il composto rosso di melograno preparato prima e rimettere in frigo. Quando rapprende, via di nuovo con il composto bianco e poi ancora in frigo.
Alla fine otterrete un simpatico effetto bianco-rosso, a patto di usare contenitori piccoli, frigo potente e lasciare in caldo il composto bianco, in modo da evitare che si rapprenda nel pentolino prima che nel contenitore. Se dovete fare in dosi massicce il procedimento è consigliabile fare due volte la panna cotta con metà dosi, in modo da bypassare del tutto il problema.
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