Resta ancora il reportage da finire, ma sto centellinando, perché temo che fino al prossimo anno poi la rubrica viaggi si fermi, come me del resto 🙁 anche se più avanti vorrei dedicare qualche post alle belle Dolomiti che ci sono qui intorno. Per adesso Montepulciano vino, cantine e qualche buon locale.
Eravamo rimasti a Siena l’ultima volta. Ora, invece, ci si spinge più giù ai confini con il Lazio e l’Umbria. Montepulciano è un paesino qualunque, ma il nome certamente non suona nuovo agli appassionati di vino nobile di Montepulciano in particolare. E’ una delle più importanti zone vinicole toscane. Occhio a non confondersi con Montalcino, paese del Brunello, distante effettivamente pochi chilometri, ma di cui parleremo magari un’altra volta. Il primo è fatto con il prugnolo gentile, il secondo con il brunello, entrambe varietà di sangiovese. Del Montepulciano esiste anche la versione abruzzese. Insomma bisogna farci un po’ attenzione per non confondersi.
A parte questa breve e teorica premessa, Montepulciano è uno di quei deliziosi paesi che vedi nelle cartoline della Toscana. Molto più bello di Montalcino, se posso essere schietta. Strade strette, piante e fiori, ciottoli, una fortezza, palazzi meravigliosi del 1400-1500 e una campagna sterminata intorno al paesello arroccato. Bisogna fare un po’ di salita per arrivare in piazza Grande, ma ne vale la pena. Purtroppo, pecco sulle foto perché era in allestimento uno spettacolo e non rendono giustizia.
Le vigne per arrivare in paese sono tante e si fanno notare. Montepulciano vino è un binomio indissolubile. Ho avuto la fortuna di effettuare un’approfondita visita nelle cantine Poliziano. L’azienda è a conduzione familiare. A guidarmi tra la storia, la cantina e la campagna è stato un impeccabile Fabio. Fanno vini strepitosi anche con una seconda sede in Maremma. Oltre all’nobilissimo Asinone, mi è piaciuto davvero tanto il mandrone di Lohsa (dal nome del fiume che scorre dalle parti di Magliano a Grosseto), che ha delle note di peperone verde davvero particolari.
Consigliata da chi vive in zona, nonché dal web, sono andata poi per un pranzo veloce a “La dolce vita” magnifica enoteca, di tufo e mattoni che conserva tra ampie volte vini locali, ma anche pregiate bottiglie di tutta Italiana. A Montepulciano vino ed enoteche vanno a braccetto. Comunque, qui hanno, oltre ai classici salumi, primi e secondi con una carta tutta dedicata ad hamburger di Chianina particolari (15 euro circa ben spesi). Ho assaggiato il vernaccia con bufala e pomodoro e ne sono rimasta entusiasta.
Altro indirizzo dove andare, ma “quando si ha decisamente fame”, è l’osteria dell’Aquacheta, per assaggiare la bistecca “alla fiorentina”. Sarà per la prossima volta 😉
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