Se si dovesse dire a un bellunese di sorridere di fronte alla fotocamera, non servirebbe dire “Cheese!”, ma sarebbe molto più intellegibile un bel “Schiiiiz!”. Già, perché lo schiz è uno dei formaggi più noti e celebri delle vallate bellunesi.
A livello artigianale ci sono tante e meravigliose latterie che lo producono, ma, a livello industriale, l’azienda è pressoché una sola: Lattebusche. A dirla tutta, si tratta – legalmente parlando – di una cooperativa, ma, di fatto, gestita in maniera molto imprenditoriale con acquisizioni e un’espansione progressiva in tutta la regione Veneto. Ha fatto storia, anche a livello nazionale nazionale, perché suo è gran parte del merito di una nuova Docg, quella del formaggio Piave. Ma non è di questo che oggi parliamo.
Lo schiz è, in buona sostanza, latte appena munto appena cagliato, è freschissimo e bianchissimo da crudo. Per tutte le caratteristiche tecniche vi rimando direttamente alla pagina dedicata dal produttore. Non sarà tanto facile trovarlo fuori dalla provincia di Belluno e dal Veneto, ma ha una consistenza unica, un po’ spugnosa e un gusto di latte concentrato che non ha pari.
Differenze tra schiz e tosella
E’ molto simile allo schiz, ma è prodotto in malga, da maggio a settembre. Si trova anche nella zona di Asiago. Si consuma sempre cotto, anche alla griglia. Oppure impanato, spesso con la farina da polenta e poi passato in padella.
Quando caramella in pentola o sulla griglia è goduriosissimo e merita senza dubbio un post. Di solito si accompagna alla polenta gialla, ma va bene anche con qualunque altra verdura di contorno. Insomma, è un piatto che se ne fa un baffo di tutte quelle preparazioni da banco frigo delle più svariate marche fatte di non si sa quale mozzarella. E’ veloce da preparare e molto più gustoso.
Schiz e gravidanza
Essendo cotto è consumabile tranquillamente da donne in gravidanza.
Se vuoi vedere altre ricette a base di dolci dai un’occhiata alla categoria dedicata su questo blog. Se cerchi altre idee in cucina, invece, scarica un e-book a tema.
Tagliare lo schiz a fette spesse almeno 1 cm. Scaldare una padella antiaderente con un pizzico di burro. Quando è calda mettere il formaggio a rosolare a fiamma medio-alta. Aggiungere qualche riccio di burro rimasto sopra in modo che quando la si gira rosoli nel burro nuovo.
Quando il colore della crosta è dorato, mettere la panna fresca e lasciarla asciugare in modo che formi un sughetto lattiginoso con il formaggio e il burro. Mettere un po’ di sale fino e un pizzico di pepe a piacere.
Non avete in casa la panna?
Magari avete un po’ di latte e di maizena. Utilizzate la stessa dose di liquido e mezzo cucchiaino di maizena. E’ meno godurioso, d’altronde ha meno grassi, ma è buono comunque. Oppure potete impanare nella farina da polenta il vostro schiz e farlo rosolare con abbontante olio su ambo i lati.
Buon appetito!
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