Premessa. Questa è una ricetta ottima per la colazione. Fa parte della serie torte che si bevono-ciucciano-inzuppano meravigliosamente nel latte. La torta yogurt e nocciole mangiata così la sconsiglio, non c’ha burro e si sente, anche se con una salsa fatta con po’ di panna-cioccolato e pasta di nocciole (o nutella)…mmm vabbé…soprassediamo.
Tutto è nato da un po’ di yogurt biologico alle nocciole Igp del Piemonte avanzato. Trattasi di un prodotto visto anche da Eataly, ma che molti negozi bio (leggi in Veneto ad es. Ariele, Cuore Bio) hanno. Ha un gusto delicato ed è un po’ meno corposo dei classici di marca. Sopratutto sa di nocciola – cosa non trascurabile – e non di qualche suo surrogato.
La torta si conserva bene 2-3 giorni. Meglio non tagliarla per non farla seccare e, se si secca, tostata con la marmellata, c’ha il suo perché. La mattina a colazione, sempre. Appunto. Non ha burro, ma in compenso, ovviamente, un po’ di olio e uova. Se volete sostituire un uovo con due tuorli, risulterà più soffice e gustosa, ma poi avanza l’albume, cosa che io odio, perché resta in frigo una settimana e poi il 50% delle volte va a finire buttato 😉
Ingredienti (1 torta yogurt e nocciole piccola)
farina 00 | 180 g
fecola | 80 g
cremor tartaro (o lievito per dolci) | 6 g
uova | 3 medie/piccole oppure 2 grandi
yogurt alla nocciola | 200 g
zucchero semolato | 110 g
sale | mezzo cucchiaino
vaniglia in stecca | qb
granella di nocciole tostate | 70 g
Procedimento
Lavorare uova e zucchero fino ad ottenere un composto spumoso quasi bianco. Aggiungere piano fecola, farina e lievito setacciando. Mettere poi anche lo yoghurt e la granella di nocciole, semini di vaniglia a piacere e un pizzico di sale.
Lavorare ancora con la frusta per far amalgamare il tutto.
Infornare su una teglia di piccolo diametro (8-10-15 cm massimo) e cuocere a 160°C per mezz’ora/quaranta minuti. Testare con uno stuzzicadenti la cottura (se è bagnato meglio star verso i 40).
Lasciar raffreddare su una gratella perché la torta perda umidità. Spolverizzare di zucchero a velo e servire.
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