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Taranto, oltre l’Ilva

” I mai più senza”, come direbbero Carla e Enzo, di una vacanza a Taranto comprendono nell’ordine: pendere sempre dalle labbra dei parcheggiatori abusivi, mai dal parchimetro per non incorrere in brutte sorprese; attendere 30 secondi prima di muovere il collo dopo un tamponamento e aspettarlo rilassati, anche quando si sentono disperatamente gridare i freni della macchina dietro; prendere a nolo solo auto piccole per evitare di restare incastrati nei centri storici quando il navigatore sceglie improbabili strade, secondo lui, più brevi. E ancora: percorrere con costanza strade segnalate come chiuse, tanto sono aperte, tutt’al più, magari, con un tratto sterrato; non rispettare le doppie strisce continue, per evitare di restare incastrati sulle buche presenti sull’asfalto e farsi male, lo fanno tutti; se di sesso femminile, correre accompagnate dal partner, onde evitare di collezionare proposte indecenti.

No, comunque, a parte questo, eh, è stata una bella settimana, oltre l’Ilva, a Taranto e dintorni. Avendo rispettato i “mai più senza” sarebbero state anche meglio, ma vabbé. Think positive e con una piccola maledizione a tutti quelli che avevano gufato contro le mie vacanze a Taranto. In estrema sintesi: mare stupendo, hotel meraviglioso prenotato con anticipo ad un buonissimo prezzo, del pesce fantastico e fornelli pugliesi, cioè negozi di macelleria dove si cuoce anche la carne, dove si mangia davvero con pochi euro.

Sopra potete vedere il mare di Campomarino di Maruggio, che è molto bello anche a Lizzano sulla costa che da Taranto va verso la punta del tacco d’Italia. Le spiagge sono quasi tutte libere, capita di cercare un bar anche per qualche chilometro e di trovare un ghiacciolo a 0.65 centesimi, cosa improbabile in molte località di mare, dove l’acqua è tutt’altro che trasparente, tra l’altro.

Ho inserito anche due foto del Relais Histò sul mar Piccolo, che sì, sul mare è, ma non c’è spiaggia, se non a mezzo navetta. Sul mar Piccolo, ci sono, infatti, oltre 30 sorgenti d’acqua dolce e tanti allevamenti di cozze tarantine, speciali, ma solo tanti pescatori. Quindi, diciamo, che è più pratico stare in piscina, o in spa, magari ad altre temperature. Fine giugno era chiusa per manutenzione tra l’altro. Intorno non c’è sostanzialmente nulla, quindi bisogna muoversi con mezzi propri.

Per la continuazione vi rimando al prossimo post, in modo da non appesantire il blog.

cucinaconrob

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