A dare questa ricetta piadina riminese è in un video Facebook la mitica Lella. Grazie Veronica Frison per avermela fatta conoscere. Lei è quella che ha messo insieme crudo, scquacquerone e rucola per prima. Ha una piadineria a Rimini, ovviamente.
La base della piadina romagnola nasce per accompagnare un po’ tutto. Coppa o pancetta, erbe di campo, quando il prosciutto era un lusso.
Ci va lo strutto, che è effettivamente il grasso del maiale. Più contadina di così, non si può! E’ quello che rende la ricetta piadina riminese morbida. Ci si può mettere anche l’olio, solo che la piadina assume un altro sapore e diventa più croccantina.
A differenza di quanto fa la Lella, a me la piadina piace che si sfogli. Non so onestamente dove ho preso sta dritta e chi ringraziare. Comunque dopo il riposo, io ci faccio una veloce piegatura, per questo obiettivo. La ricetta piadina riminese normale non la richiede per forza.
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Dosi per 9 piade da 50 g dia circa 15 cm | Durata 30 m + 1 h riposo |
Mettere su un piano la farina, con lo strutto e il sale, versare al centro l’acqua e far amalgamare la pasta fino a che non è bella liscia. Potete farlo più velocemente con un’impastatrice.
Lasciare riposare la pasta coperta da pellicola minimo mezz’ora, meglio sarebbe un’ora. Se fa molto caldo è bene metterla in frigo.
Una volta che la pasta si è rilassata sarà facilmente stendibile. Dividete l’impasto della piada riminese in 9 parti, con una bilancia sono circa 50 g l’una.
La piada è buona un po’ spessa
Se intendete farla di un diametro più largo, non fate altro che aumentare il peso e diminuire il numero.
Anche qui, se avete tempo, dopo aver diviso la pasta, aspettare 10 minuti e farla riposare, vi permette di lavorare meglio. Mettere sempre la pellicola in superficie.
A questo punto se volete, stendete le piadine circa a 15 cm. Basta aiutarsi con un mattarello e uno spolvero di farina. Cuocere direttamente in una piastra già ben calda appena unta. Se non avete il testo per piadina, va benissimo una banale padella antiaderente.
Ma io preferisco, di solito, fare la piegatura per avere la piadina sfogliata. E’ più facile a farsi che a scriversi. Questo il risultato:
Oh, è na roba veloce. Per la sfogliatura vera ci vuole altro strutto tra 5 o 6 dischi sovrapposti e un riposo dalle 5 alle 12 ore.
Note sulla cottura della piadina
Deve fiorire velocemente. Se ha riposato bene fa le bollicine che diventano quella crosticina piena di crateri colorati. Questo significa anche che c’è il rischio che, specie se la sendete abbastanza fina, formi delle mega bolle. Schiacciatele pure per mantenere piatta la superficie.
La piadina è un companatico ma con lo squacquerone e il prosciutto per me è il top.
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