Se sei in vacanza nella Costa degli Etruschi ecco i locali da non perdere dove mangiare a Castagneto Carducci. Questo borgo è una delle mete preferite tra mare e campagna dove fare due passi e comperare qualcosa di locale.
In centro, ci sono, infatti, per esempio, due negozi per gli amanti della natura.
Il primo è Bolgherello, che utilizza coltivazioni locali di lavanda, per realizzare di tutto: dai profumi d’ambiente, a quelli per l’armadio ad ogni chincaglieria per la cura della persona. Molto apprezzati sono i saponi naturali, che hanno i produmi della campagna toscana e della brezza di mare di questa costa tirrenica.
Il secondo è il negozio con affaccio su terrazza de La Cerreta. Ci trovate oltre a ottime verdure coltivate localmente, anche prodotti confezionati come giardiniere, pomodori, cantucci e – udite, udite – pinoli toscani. Certo stanno a 99 euro, ma il prezzo è al kg e sono proprio tanto diversi da quelli di cedro, più tondi e poco saporiti che si trovano in qualche supermercato.
Sono di Sasseta, a una decina di km, nell’entroterra. Potete pure prenotare la cena, già che ci siete. Nel loro agriturismo, si mangia quel che si coltiva. “Sfortunatamente”, hanno trovato facendo dei lavori ormai una decina di anni fa, dell’acqua calda. Quindi, ci sono pure le terme, per gli amanti dell’acqua calda anche ad estate finita.
Fatto un giro di shopping, se la sete si fa sentire una certezza è l’enoteca S’ha di d’andà, che sta in piazza. Dai tavoli esterni si intravede il mare. E il bicchiere di buon vino toscano è servito con la mitica focaccia, un po’ di pomodoro fresco, qualche pezzetttino di cacio e dolci piccole olive nere passate al forno.
Poco più sotto, invece, all’entrata del paese, solo di sera e in stagione, c’è l’agriturismo Quattro Pini, dove Viola e Sandro in Piccionaia, hanno un’ottima selezione di vini naturali, di salumi e formaggi toscani. Si fa un aperitivo rinforzato, in campagna, tra gli animali, il fieno e la brezza che arriva dal mare. Ci potete assaggiare pure una bruschetta con l’olio pluripremiato dalle guide: il 1929.
C’è l’imbarazzo della scelta. Ormai tutte le cantine, o quasi, hanno aperto una loro osteria. Ricordiamo che parte del Comune è la frazione di Bolgheri, dove nomi come Guado al Tasso ed Ornellaia, hanno fatto la storia del vino italiano nel mondo.
Diciamo così: se volete restare sull’informale, potete andare vicino al mare e mangiare una zonzella. Pane fritto con dentro la qualunque. Top, a mio parere è mozzarella + acciuga.
Se, invece, siete in serata romantica, l’aperitivo al Bolgheri Green, se vi va di stare in mezzo a musica e giovani. Poi l’enoteca Tognoni, potrebbe fare il caso vostro. La cucina è prevalentemente di terra, sempre curata e abbinata alle più celebri bottiglie locali, che qui, senza svenarsi, si possono assaggiare anche a bicchiere. Fiorentina, tagliatelle al cinghiale e affettati sono un must.
Se volete mangiare pesce, il consiglio è fare qualche chilometro lungo la costa. Prendere l’Aurelia ed andare a Lo Scoglietto, a Rosignano Marittimo. Crema di patate e zenzero con gambero fritto, crudo, grigliata e piatti in base al pescato del giorno.
Se volete proprio fare le cose in grande, invece, andate in riva al mare a Bibbona a La Pineta degli Zazzeri, una stella Michelin, senza troppe formalità dove degustare davvero pesce curatissimo. Dai tagliolini ai ricci di mare, al caciucco, alla trota con foie gras e mela verde, fino alle trippe di mare.
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