Tre ingredienti per una ricetta politically correct: risotto radicchio rosso pancetta e porri. Non c’è solo il rosso tipicamente Pd, ma anche […]
Procedimento
Pulire le sarde. Squamarle, togliere le interiora, la testa e diliscarle, possibilmente tenendo la coda e togliendo, invece, la piccola pinna superiore senza rompere in due la sarda. Cosa non essenziale e nemmeno facile, come si vede in foto 😉 Se si rompe il filetto in due va bene lo stesso per fare le sarde in saor.
Passare velocemente il pesce nella farina. Friggere in olio d’arachide, non caldissimo, a 160°C fino a doratura. Far asciugare le sarde velocemente.
Tagliare la cipolla bianca sottile e farla appassire per mezz’ora nell’olio d’oliva. Saltare prima velocemente le cipolle e poi coprire con un coperchio e abbassare la fiamma. Aggiungere quando la cipolla è tenera l’alloro (che poi va tolto, perché mangiarlo è tossico), lo zucchero e l’aceto. Lasciar evaporare fino ad ottenere delle cipolle caramellate.
Intanto mettere a bagno l’uvetta. Tostare i pinoli.
In una pirofila mettere a strati sarde, cipolle, pinoli e uvetta. A piacere aggiungere un filo d’olio d’oliva. Lasciar riposare le sarde in saor un giorno prima di mangiare in frigo. Il pesce così preparato si conserva anche 4-5 giorni.